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Limiti di velocità: tabella dei limiti e sanzioni previste

Di Locauto-

Il rispetto dei limiti di velocità rappresenta uno dei pilastri fondamentali della sicurezza stradale in Italia e il codice della strada aggiornato nel 2024 ha inasprito le sanzioni per chi infrange tali limiti. Di seguito, analizziamo in dettaglio i vari aspetti della normativa.

I limiti di velocità in Italia

In Italia, il Codice della Strada stabilisce limiti di velocità ben precisi per le diverse tipologie di strade. Nelle aree urbane, il limite massimo è di 50 km/h, mentre sulle strade extraurbane si possono raggiungere i 90 km/h. Per le autostrade, il tetto massimo è fissato invece a 130 km/h.

È importante sottolineare che tali valori rappresentano il riferimento standard: in presenza di segnali particolari, lavori stradali o condizioni meteo avverse, i limiti possono essere ulteriormente ridotti per garantire la sicurezza. Questa regolamentazione è concepita per mantenere un equilibrio tra fluidità del traffico e prevenzione degli incidenti, rendendo la strada un ambiente sicuro per tutti gli utenti.

Superamento limiti di velocità: decurtazione punti e multe

L’eccesso di velocità non viene preso alla leggera: il CdS 2024 prevede un sistema graduale di sanzioni che combina l’imposizione di multe e la decurtazione dei punti dalla patente. Più nello specifico, se viene rilevata una velocità:

  • Fino a 10 km/h oltre il limite, la sanzione varia da 41 a 168 euro senza decurtazione dei punti;
  • Da 11 a 39 km/h oltre il limite, l’automobilista si trova a dover pagare una multa compresa tra 168 e 674 euro e subisce una decurtazione di 3 punti dalla patente;
  • Da 41 a 59 km/h oltre il limite, la multa può oscillare tra 527 e 2.108 euro, accompagnata da una decurtazione di 6 punti e dalla sospensione della patente per un periodo che va da 1 a 3 mesi. È importante ricordare che, in presenza di precedenti violazioni negli ultimi due anni, il periodo di sospensione può aumentare significativamente, arrivando fino a 18 mesi;
  • Oltre 60 km/h oltre il limite, viene comminata una multa da 821 a 3.287 euro, insieme alla decurtazione di 10 punti e alla sospensione della patente da 6 a 12 mesi. In casi di recidiva, soprattutto se l’infrazione supera i 60 km/h in eccesso, si arriva persino alla revoca del documento di guida.

Da notare che, se l’infrazione avviene di notte (tra le 22:00 e le 7:00), il valore delle multe subisce un incremento di circa un terzo, per tenere conto delle maggiori difficoltà di guida in condizioni di scarsa visibilità cui dovrebbe accompagnarsi una maggiore cautela al volante.

Sanzioni accessorie e “sconti” per eccesso di velocità

Oltre alle multe e alla decurtazione dei punti, il Codice della Strada prevede ulteriori sanzioni accessorie. Ad esempio, in presenza di infrazioni multiple nello stesso anno che comportino la riduzione di 5 punti ciascuna, il conducente rischia la revoca della patente. Mentre la sospensione comporta un divieto temporaneo di guida, la revoca implica la cancellazione del documento: chi la subisce deve sostenere nuovamente gli esami necessari all’acquisizione della patente dopo un’attesa minima di due anni.

Un aspetto particolarmente interessante riguarda poi le multe comminate senza l’uso di un rilevatore automatico (autovelox o tutor). La giurisprudenza, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione (ordinanza 9555/2018), stabilisce che se il verbale non permette di identificare con certezza il conducente – ad esempio, in caso di veicolo utilizzato da più persone – non può essere applicata la decurtazione dei punti, pur essendo comunque obbligatorio il pagamento della sanzione.

Infine, il sistema prevede degli incentivi economici per il tempestivo pagamento delle multe. Se la sanzione viene saldata entro 60 giorni, si beneficia di un pagamento ridotto; se il versamento avviene entro i primi 5 giorni, il risparmio può arrivare fino al 30%. Il mancato rispetto di questi termini comporta invece l’applicazione di maggiorazioni, interessi e costi di riscossione.